Viaggi Extra-UE: ordinanza viaggi estero ottobre


I viaggi all'estero restano in gran parte vietati per chi dall'Italia vorrebbe andare per turismo nei paesi extra-UE. Nell'ordinanza sui viaggi all'estero del Ministero della Salute, firmata il 22 ottobre dal ministro Speranza e in vigore fino al 15 dicembre, le regole sono sostanzialmente invariate rispetto all'ordinanza in scadenza il 25 ottobre. Resta quindi deluso chi sperava in una riapertura più ampia per i viaggi al di fuori dall'Unione Europea, almeno per i vaccinati in possesso di Green Pass.

Poche le novità rispetto alla vecchia ordinanza, come quelle di Cile e Uruguay che entrano nell'elenco D, la lista dei paesi in cui si può andare anche per turismo. Ma dallo stesso elenco escono 10 paesi, tra cui Albania, Serbia e Moldavia, nei quali ora si può andare soltanto per urgenza o necessità. L'altra novità è quella di Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka, per i quali cade il divieto assoluto di viaggi (ma permane il divieto di viaggi turistici).

Viaggi extra-UE: dove posso andare per turismo

I paesi extra-UE in cui possiamo andare per turismo sono quelli inseriti nell'Elenco D dell'ordinanza del Ministero della Salute, ma a patto che abbiano già riaperto le loro frontiere a chi proviene dall'Italia (vedi più in basso). Rispetto alla precedente ordinanza è addirittura diminuito il numero degli stati in cui è consentito viaggiare senza un particolare motivo. Sono più i paesi usciti dall'elenco, infatti, di quelli che vi sono entrati. 

I paesi entrati nell'elenco di ottobre sono Cile, Uruguay, Bahrein, Kuwait e Ruanda, oltre a Israele per il quale si tratta però di una retrocessione (poiché si trovava nell'elenco C, la lista dei paesi europei). Questi i paesi che fino al 15 dicembre faranno parte dell'Elenco D:

Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Israele, Kosovo, Kuwait, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Ruanda, Singapore, Stati Uniti d’America, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao.

Paesi dell'Elenco D che hanno riaperto le frontiere

Per poter viaggiare per turismo nei paesi Extra-UE, tuttavia, non è sufficiente l'ordinanza del Ministero della Salute italiano. E' necessario che anche il singolo paese abbia riaperto le sue frontiere ai turisti provenienti dall'Italia. Perché si possa viaggiare è necessario, infatti, sia che siano aperti i confini italiani in uscita, sia che siano aperti i confini in entrata del paese terzo che vogliamo visitare. 

Per capire in quali paesi si può viaggiare per turismo bisogna quindi togliere i paesi dell'Elenco E che sono ancora chiusi, per vedere quali sono effettivamente aperti ai turisti italiani. Tra questi dall'8 novembre ci saranno anche gli Stati Uniti, che hanno annunciato la fine del Travel Ban e la riapertura per i viaggiatori provenienti dall'Unione Europea (se vaccinati e in possesso di un ESTA o di un visto sul passaporto).

Per evitare la quarantena al rientro in Italia è comunque necessario essere vaccinati al Covid-19 e presentare un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti al rientro in Italia. Se non puoi provare anche uno solo di questi due requisiti (vaccinazione e tampone), al ritorno in Italia dovrai sottoporti a 5 giorni di auto-isolamento.

Per turismo è possibile visitare soltanto i seguenti paesi extra-UE:

Arabia Saudita, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Kosovo, Kuwait, Qatar, Regno Unito e Ucraina, Ruanda, Stati Uniti d'America (dall'8 novembre)

 


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Paesi dell'Elenco D che sono chiusi a chi proviene dall'Italia per turismo

Restano chiuse le frontiere degli altri paesi dell'Elenco D, almeno per chi viaggia per turismo e proviene dall'Italia. Nonostante l'ordinanza del Ministero della Salute, italiano, quindi, non è ancora possibile recarsi per turismo in paesi come Australia, Corea del Sud, Giappone, Israele e Nuova Zelanda. Il fatto che sia caduto il divieto italiano ai viaggi per turismo, comporta solo una facilitazione per il futuro: se questi paesi decideranno di riaprire le loro frontiere, sarà possibile visitarli immediatamente e senza attendere un provvedimento da parte italiana.

Viaggi Extra-UE: dove non posso andare per turismo

Ad eccezione dei paesi sopra citati, non è possibile recarsi per turismo in altri paesi extra-UE. Se i viaggi turistici non sono vietati dalla normativa locale, il divieto arriva dall'ordinanza del Ministero della Salute che pone questi stati nell'Elenco E. Tra i paesi di questo elenco ci sono anche 10 paesi che nella precedente ordinanza si trovavano nell'Elenco D (che consente i viaggi per turismo). Si tratta di Albania, Armenia, Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina, Brunei, Libano, Moldavia, Montenegro, Repubblica di Macedonia del Nord e Serbia.

Si può viaggiare nei paesi dell'Elenco E soltanto per lavoro, motivi di salute, studio, assoluta urgenza e rientro presso l'abitazione propria o di una persona con cui si ha una stabile relazione affettiva. Sono invece espressamente vietati i viaggi per turismo, anche verso quei paesi che, almeno sulla carta, hanno già riaperto le proprie frontiere ai turisti provenienti dall'Italia. Al rientro in Italia è richiesto di effettuare un tampone prima della partenza, di sottoporsi a 10 giorni di auto-isolamento e di effettuare un nuovo tampone al termine della quarantena.

Viaggi verso Brasile, India, Sri Lanka e Bangladesh

L'altra novità dell'ordinanza del 22 ottobre riguarda quattro paesi (Brasile, India, Sri Lanka e Bangladesh) per cui erano in vigore norme speciali e particolarmente restrittive. Con la vecchia ordinanza, infatti, c'era il divieto assoluto di ingresso in Italia se non per limitati motivi. Poco cambia, tuttavia, per i viaggi in senso opposto e cioè per chi dall'Italia vuole recarsi in questi paesi. Ora questi paesi seguono in pieno la normativa dell'elenco E, quella dei paesi che possono essere visitati se si ha un'urgenza, ma che non è possibile visitare per turismo.

Tra questi paesi, l'India ha annunciato che riaprirà le proprie frontiere dal 15 novembre anche ai turisti italiani, ma bisognerà attendere una nuova ordinanza italiana per poterla visitare effettivamente per turismo. Sono invece già aperti sia lo Sri Lanka che il Bangladesh, mentre al momento il Brasile mantiene il divieto di viaggi turistici.

Dove si può andare a Natale e dopo il 15 dicembre?

Bisognerà attendere il 15 dicembre affinché venga emanata una nuova ordinanza, con la quale si spera che vengano attenuate le limitazioni sui viaggi all'estero, ad esempio inserendo nuovi paesi nell'elenco D o concedendo maggiore libertà di movimento a chi ha concluso il ciclo vaccinale.

Ma quindi a Natale potremo andare all'estero? La data di scadenza dell'ordinanza è stata scelta per scoraggiare le vacanze natalizie nei paesi extra-UE. Fino al 15 dicembre non sapremo dove si potrà viaggiare 10 giorni dopo, che equivale a dire che fino a quel momento sarà possibile prenotare solo in pochissimi paesi (quelli dell'Elenco D che hanno già riaperto le loro frontiere ai turisti italiani). E anche in questo caso la prenotazione verrà fatta con una tranquillità soltanto relativa, poiché dal 15 dicembre questi paesi potrebbero passare nell'Elenco E (per i quali sono vietati i viaggi turistici).

C'è però anche la possibilità che dal 15 dicembre si decida di eliminare il divieto di viaggi all'estero per tutti i vaccinati, indistintamente dalla destinazione, come  hanno già fatto altri paesi come Canada e Stati Uniti. In questo caso ci sarà una corsa alla prenotazione last-minute, per poter partire per Natale e Capodanno. Ma a quel punto in molti avranno già deciso per una meta italiana o nell'Unione Europea. E sarà quindi raggiunto in ogni caso l'obiettivo di limitare i viaggi natalizi nei paesi extra-UE.

 

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